Preparazione per la glorificazione dell'icona Madonna del Don
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12.05.18 | 11914
Фото Михаила Петрова.

Ataman cosacco colonnello Sergey Piga-Petrenko e sua moglie ha fatto e ha portato a Mestre (Italia) una copia del mosaico icona della Madre di Dio. I preparativi per la cerimonia si è svolta quest'anno l'8 maggio. 

Фото Михаила Петрова. 

Copia Mosaico è stato portato a Mestre nella chiesa dei Cappuccini e issato colonnello Piga-Petrenko e Padre Silvano alla presenza dei rappresentanti degli Alpini italiani nel Santuario Madonna del Don, e poi servito una messa solenne.

Фото Михаила Петрова.
Nella cerimonia di preparazione hanno partecipato un rappresentante SKVRiZ Estone cosacco colonnello Mikhail Petrov.
 
Origine storica
 
II "santuario della Madonna del Don" dei Cappuccini di Mestre non ha avuto origine da un'apparizione della Vergine Madre, о da un miracolo, о dalla libera-zione da qualche epidemia, ottenuta per intercessione di Maria santissima. II "santuario" ha avuto origine dall'in-stallazione di un quadro (che ё un'i-cona), rinvenuto sulle rive del Don nel villaggio di Belogorje in Russia nel dicembre 1942. Ё l'immagine di Maria "madre della Chiesa, garante dei pecca-tori, ricercatrice dei perduti", come la invocano i fedeli russi ortodossi.
 
II fiume Don
 
II Don ё il fiume della Russia meridiona-le, tristemente noto, poiche fu teatro di combattimenti disastrosi nella seconda guerra mondiale (1942-1943). L'icona della Madonna del Don testi-monia la devozione del popolo russo e la fede degli alpini che avevano sostato a lungo in quelle trincee nelle gelide ridotte del fronte e negli aspri combat-timenti.
 
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Padre Policarpo Crosara da Valdagno
 
Protagonista della vicenda ё p. Policarpo da Valdagno cappuccino (foto a lato), cappellano degli alpini {tenente Narciso Crosara).
 
Alia fine della sua vita fu pure cap­pellano dell'ANA di Venezia. Durante quel terribile conflitto mondiale padre Policarpo ha partecipato alia campagna di Russia con il battaglione "Tirano". Per il suo comportamento nell'assistere i soldati in prima linea ebbe pure tre riconoscimenti al valore militare.
 
P. Policarpo era un sognatore, per-manentemente entusiasta. Si riteneva detentore di un particolare carisma. Era nato a Valdagno (VI) il 14 gennaio 1907; si spense a Conegliano il 5 otto-bre 1989ail'etadi82anni.
 
Ritrovamento dell'icona
 
Racconta p. Policarpo che mentre con i soldati italiani era accampato sulle sponde del fiume, giungeva talvolta frettolosa dalle retrovie e poi scompari-va fra le isbe del villaggio di Belogorje, una simpatica vecchietta. Un giorno la donna non tiro dritto, com'era solita fare, ma si fermo davanti al pope dalla penna nera sul cappello e gli disse, cosi come poteva farsi cap ire: "La fra le macerie di un'isba c'e un'icona che mi e tanto cara. Se la ritroviamo te la dono. Nelle tue mani e al sicuro piii che in quabiasi altro luogo". Alcuni alpini si recarono dal cappellano dicendo: "Vieni, laggiu c'e una bellissi-ma Madonna. Vieni a ricuperarla". L'isba, diventata un cumulo di macerie, era quella indicata dall'anziana signo-ra; e l'immagine era la stessa  che lei andava cercando.
 
Con devozione ma sicura la donna sopraggiunta la raccolse, e la consegno al cappellano con le mani tremanti, ma tutta contenta. 
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Isba del cappellano, p. Policarpo, in Russia.
 
Cappella improwisata
 
L'isba del cappellano, risparmiata dalla furia bellica, divento cappella improv-visata ove l'icona, che riproduceva l'im­magine della Madonna addolorata, ebbe un altare in prima linea. Ai piedi di quell'altare, dinanzi a quell'icona, gli alpini trascorrevano qualche briciolo del tempo libero dando sfogo alle loro angosce.
 
Un giorno uno di loro con lo zaino in spalla raggiunse frettoloso l'isba del cappellano. Mise la testa dentro la por-ta sconnessa dicendo: "Padre, tisaluto. Vado in Italia perche la mamma mia sta molto male. Prega per lei; le porterd la tua benedizione".
 
"Entra", gli disse il cappellano. Stacco l'icona dalla parete e consegnandola gli dichiaro: "Ti manda la Prowidenza. Portala a mia madre: tu hai la fortuna di ritornare in Italia; noi поп usciremo da quest'inferno. Dille che la custodisca per tutte quelle povere mamme che поп vedranno il nostro ritorno; cosi sara loro di conforto, poiche dinanzi ad essa han-nopregato i lorofigli". Questo accadeva verso la meta del mese di dicembre 1942.
 
Preghiera
 
О Vergine Addolorata, Madre di Gesu Crocefisso, ti supplichiamo di ascoltare la nostra fiduciosa pre-ghiera.
 
О Madre, che un giorno provasti il pianto, guarda ai nostri affanni, ai mali che ci affliggono, alle lotte che ci dividono e all'egoismo che ci ren-de insensibili al dolore dei fratelli.
 
О Vergine Santa, ottieni il perdo-no ai nostri peccati, dona la gioia agli afflitti e la costanza nella fede a chi ё nella tentazione. Dissipa I'odio, perche torni la concordia tra le nazioni e la serenita nelle fa-miglie.
 
Fa che tutti gli uomini si incon-trino sotto la croce del tuo Figlio, per ascoltare le parole: « Amatevi come io vi ho amato.

Фото Михаила Петрова.

Фото Михаила Петрова.

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